Eduard Reichenbaum
*1934, Kattowitz, Polonia
I 20 BAMBINI
Eduard Reichenbaum
Eduard Reichenbaum è nato il 15 novembre 1934 a Kattowitz in Polonia. In famiglia lo chiamavano Edulek. Il papà Ernst Reichenbaum lavorava come contabile nella filiale di una casa editrice tedesca. Poco prima della seconda guerra mondiale la famiglia con Eduard ed il fratello maggiore di due anni Jerzy si era trasferita a Piotrków Trybunalski nei pressi di Łódź, dove abitavano i nonni.
Nel 1943 la famiglia è stata deportata nel campo di lavori forzati di Blizyn. Eduard e Jerzy dovevano lavorare in una squadra di lavoro dove si producevano calze per l’armata tedesca. Eduard che aveva nove anni era sfuggito ad una selezione, nel corso della quale cinquanta bambini al di sotto dei dieci anni furono deportati e uccisi. Il papà che lavorava negli uffici del magazzino e conosceva bene la lingua tedesca aveva falsificato la data di nascita. Nel settembre del 1944 la famiglia è stata deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Jerzy e suo padre sono stati mandati nel campo uomini. Qui morì il papà nel mese di novembre. In un primo tempo Eduard è stato con la mamma Sabina Reichenbaum nel campo donne. Poi è stato mandato nella baracca dei bambini. Nel mese di novembre 1944 Sabina Reichenbaum è stata mandata a Lippstadt, campo esterno del campo di concentramento di Buchenwald. Nello stesso trasporto c’èra pure Mania Herszberg, la mamma di Riwka Herszberg. Il 28 novembre 1944 Eduard Reichenbaum è stato portato nel campo di concentramento di Neuengamme ed è stato ucciso il 20 aprile 1945 nella scuola di Bullenhuser Damm.
Durante l’evacuazione del campo di concentramento di Auschwitz Jerzy Reichenbaum è stato mandato nei campi di concentramento più ad ovest, a Sachsenhasuen e Mauthausen. È sopravvissuto. Lo stesso anno il tredicenne è emigrato in Israele, nel 1947 seguirà la mamma. Hanno cercato Eduard, ma solo nel 1984 Jerzy, che nel frattempo ha preso il nome di Jitzhak, è venuto a conoscenza della tragica fine di suo fratello Eduard leggendo un articolo apparso sul giornale “Maariv” in Israele. Jitzhak Reichenbaum viene tutti gli anni alla cerimonia commemorativa nella scuola di Bullenhuser Damm e racconta ai giovani la triste storia di suo fratello.